News 144Set

Assetti organizzativi, amministrativi e contabili: opportunità o ennesima compliance?

L’istituzione di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile è doveroso per ogni impresa che operi in forma societaria o collettiva (art. 2086 c.c. e Codice della Crisi e dell’Insolvenza).

Ma cosa si intende per “adeguatezza”?

Il concetto di adeguatezza negli assetti aziendali è determinato dalla “natura e dimensioni dell’impresa” (tant’è che per le imprese individuali -solitamente più piccole e meno complesse- si parla di “misure” e non di “assetti”).

Ogni azienda ha proprie peculiarità che il professionista esperto in ambito economico-aziendale deve saper individuare per progettare ed implementare un assetto adeguato al relativo contesto interno ed esterno. Un pò come il sarto che prende le misure di una persona in modo da disegnare e realizzare il vestito che meglio si confà alle sue caratteristiche.

La realizzazione di un assetto adeguato per una specifica azienda non può essere un esercizio di forma. Deve essere finalizzato all’obiettivo principe individuato dal legislatore ovvero quello di prevenire tempestivamente il possibile delinearsi di un’insolvenza e quindi di una crisi che metta a repentaglio la continuità dell’impresa e la soddisfazione degli interessi dei vari stakeholder coinvolti (dipendenti, fornitori, clienti, pubblica amministrazione).

Dotare l’azienda di un adeguato assetto è quindi sicuramente un’opportunità. L’opportunità di essere più resiliente perchè più capace di gestire un periodo di difficoltà individuando sul nascere le cause e gli effetti prodotti ma, soprattutto, determinando le conseguenze possibili nell’immediato futuro così come nel medio-lungo termine.

La Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti ha elaborato un utilissimo documento che orienta il professionista nella realizzazione (o nel miglioramento se già in parte esistente), per le proprie aziende clienti, di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile.

Il documento si suddivide in due parti:

  • la prima che si focalizza sugli aspetti civilistici della materia;
  • la seconda che detta le linee guida nella prospettiva economica e aziendalistica.

In questa seconda parte si definisce con grande chiarezza che “affinchè un sistema di reporting possa ritenersi utile, necessita che venga disegnato sulle specifiche esigenze dell’azienda, evitando quindi soluzioni preconfezionate.”

L’architettura delle soluzioni di programmazione e controllo di gestione proposte da Gap Studi e Consulenze sono -da ben prima che la legislazione si muovesse in tema di adeguatezza degli assetti- incentrate sulla personalizzazione basata sulle specificità dell’azienda. Proprio come i vestiti fatti su misura dal sarto, richiamando la metafora esposta in precedenza.

Per chi è interessato ad approfondire è disponibile in fondo all’articolo il link per scaricare il documento redatto dalla Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti di cui parliamo.

Chiunque, imprenditore o professionista, sia interessato ad un confronto sul tema -sempre più attuale- dell’adeguatezza degli assetti aziendali e magari ad una valutazione gratuita e senza impegno della situazione as is di una o più aziende, può contattarci.

Siamo a disposizione 🙂

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